venerdì 24 luglio 2015

ALL OUT FOR THE ALL IN

e stavolta ce la metti tutta.  tu, ed entrambi. stavolta ce la mettete tutta, sì.
e a sbagliare lo sapete entrambi come si fa, e lo sapete pure bene, già. e siccome a fare sempre le medesime cose poi diventa poco sensato aspettarsi esiti differenti, stavolta allora provate a fare tutto diverso. stavolta è la volta del parlarsi subito e apertamente. del confronto e della trasparenza. è la volta del non tenersi nulla per sé, o dietro un qualche paravento. è la volta del pieno accesso a tutto. senza se, e senza ma.
e non è detto che funzioni, no. ché si può sempre sbagliare lo stesso, malgrado la determinazione. e malgrado il cambio di comportamenti. certo. ovvio. si chiama vita. sai com'è in questo momento, non sai mai cosa accade poi, è vero. e allora anche se al contrario o diversamente, potrete sbagliare ancora, certo.
 
ma se faremo errori, stavolta saranno errori nuovi.  non ripeteremo gli errori vecchi, o i vecchi schemi.
e già qui state vincendo.

mercoledì 15 luglio 2015

DI SUONI E D'ODIO

 
 
e c'è la notte chiara che non vuole annerire, ci sono musica e ritmo e i singoli suoni, ci sono le sue mani, le sue mani ovunque, e c'è contatto costante e ci sono bocche, e si mischiano musica e parole e dialoghi sincopati, e c'è quel corpo giapponese da guardare, e siete radiosi, radiosi e belli, belli da fare schifo, belli di quelli che tutti li guardano e tutti li odiano, ché siete lì dove loro non sanno essere, siete belli da fare schifo e non lo nascondete. ed è magnifico, lasciarsi odiare. 
 

lunedì 13 luglio 2015

OMNIA MUTANTUR

e non sono più tempi incerti, no, all’improvviso non lo sono più. lo erano, lo sono stati. sono stati giorni incerti di settimane incerte, giorni incerti e titubanti, ma ora non più, no, ora no,  ora che all’improvviso accade tutto e tutto accade velocissimo, e il tempo accelera a velocità di curvatura e tu vieni sparato in avanti e tutto intorno a te si allunga come scie luminose e attraversi tutto così veloce (così veloce!) che non capisci cosa e quando sia accaduto o stia accadendo, ché un paio di settimane son dense come mesi e una decina di giorni cambiano tutto ed ogni cosa. cambiano tutto. e cambia ogni cosa.
 
accade tutto, accade ogni cosa. accade l’accelerazione. accade la velocità di curvatura. accade che curvino i giorni e le notti. che curvi la tua vita. tutto accade, accade tutto.
accade il pomeriggio a camminare nel sogno, quando tutto diventa reale. 
accadono i giorni e accadono le notti. accadono i gesti, e le parole. accadono gli sguardi dentro gli sguardi. 
accade la notte di ciò che accade 30 volte.
accade la sera dei metal detector e dell'aereo. e accadono le due notti delle parole scritte o sussurrate da nazioni diverse.
accade aspettarsi, e accade trovarsi.
accadono i dialoghi bilingue.
accadono continui incastri. e guarda qui sono tutti i miei punti deboli, guardami mi lascio dietro degli spazi bianchi.
accadono i colori, e accade l’assoluto qui&ora.
accade programmare ottobre. e programmare dicembre. ed è solo naturale.
accade mettere tutto in discussione.
accade qualcuno a cui tornare.
accade i’m the luckiest. accade i’m the happiest.
accadono vite stravolte, braccia ancora aperte, cose da condividere, da vivere, da perdere, invisibili agli occhi inaccessibili al cuore.
accade questo volo., sapendo che seguirà un atterraggio. chissà dove. chissà quando. lo scopriremo, si scoprirà.

lo scopriremo, si scoprirà. e forse si tratta di fabbricare quello che verrà con materiali fragili e preziosi, senza sapere come si fa. che poi però qualche idea sul come si fa ce l'avete, in verità, voi, qualche idea forse ce l’avete sì, voi e le vostre idee dell’essere solo se stessi e sempre diretti, del mettere tutto in gioco, del non cercare scappatoie e dell’affrontare le cose una ad una, e in due. e ci provate così, e lasciate che sia come verrà.
 
rientrano in casa e appena dentro si sentono benissimo i rumori e le voci degli altri appartamenti, ma è tutto perfetto, è tutto perfetto.
e tutto è perfetto, sì.

"e il kovalski dov'è?”
“il kovalski si è perso.
in una persona.”

e che tu non sia più single è chiaro. così chiaro che non se ne può più dubitare. meno certezze ci sono sul fatto che tu viva ancora da solo.

(e c'erano le ultime farfalle bianche in formazioni compatte intorno a loro a volare)



 
[© le luci della centrale elettrica]
 

mercoledì 8 luglio 2015

SOME EVENINGS ARE LONGER THAN OTHERS

madonna che silenzio che c'è stasera. 
e tu stai diventato sempre meno bravo a fare finta di nulla.

[© le luci della centrale elettrica]

venerdì 3 luglio 2015

DI PAROLE E D'ONDE E DEI TEMPI INCERTI

come sempre sono tempi incerti. e nei tempi incerti sono giorni convulsi e strani, questi. giorni di silenzi e poi improvvise parole scritte. e altri silenzi. giorni di occhi che evitano il contatto, e poi si intrecciano gli sguardi una volta, una volta sola il terzo giorno, e all'improvviso sapete entrambi dove vi trovate. di nuovo. finalmente. sono giorni del movimento contraddittorio dell'onda che si frange sulla spiaggia, e poi si ritira, e poi si frange ancora. e tu non capisci mai se l'onda è il frangersi, o il ritrarsi. sono i giorni del caldo che incolla africa sulla pelle. sono i giorni dei dialoghi in inglese che si mischia all'italiano e nemmeno sai più come dici le cose, e sono le notti dei lunghi discorsi in tedesco, per fortuna questi sottotitolati. sono le notti del whatsapp infinito che sembra dire così tante cose diverse che non sai più cosa volesse realmente dirti. sono i giorni che poi si sciolgono in parole, e non si fermano più, le parole trattenute, quando iniziano a scogliersi, e a uscire. 
e ci sarò io e arriverò, felice da fare schifo e libererò tutti i tuoi pianti trattenuti. tutti i tuoi pianti trattenuti.

"non è tua responsabilità. ma è colpa tua". ok. ci stai.

è che non c'è nulla di semplice, nei giorni incerti.
però ci stai.

[
© le luci della centrale elettrica]