lunedì 11 novembre 2013

UNDICIUNDICI

e poi c'è il giorno che le parole nemmeno le sai bene, no. che è il giorno che resta solo la pressione dello sguardo dentro il tuo sguardo, resta l'odore della pelle, e la sensazione di una mano dentro la tua mano. e resta quando ridendo ti salta addosso e si aggrappa a te cingendoti le gambe con le sue, di gambe, e ride così, reggendosi a te che reggi entrambi. 
ed eccovi lì, così, conficcati nel mondo e nel tempo presente, sotto un cielo che sa di nuvole rapide e di vento. almeno per un momento.

23 commenti:

  1. Risposte
    1. goditi l'attimo, mgg, goditi l'attimo.

      Elimina
    2. se. anche tu. anzi soprattutto tu. poi però voglio sapere.

      Elimina
    3. non c'è null'altro da sapere, mgg, che il momento presente. e il momento scritto.;-)

      Elimina
    4. hai ragione, scusa. sempre troppo precipitosa, soffro di una sorte di "capitolazione precoce".

      Elimina
    5. il tipo di donna migliore da frequentare
      :-D

      Elimina
  2. E anche dopo ore ti senti il suo profumo addosso...

    RispondiElimina
  3. Quelli sono attimi di infinito, tra il per sempre e il mai più.

    RispondiElimina
  4. ..almeno qualcosa resta... a poterne scrivere e lasciare un segno, qualcosa resta...

    RispondiElimina

occhio. ché il K ti legge. e risponde, anche.