lunedì 7 ottobre 2013

GIA' AUTUNNO, PENSI

“già autunno”, pensi, quando sei ormai a casa. mentre ti togli vestiti umidi e ti infili vestiti asciutti. mentre spegni la luce della stanza, uscendone. mentre accendi la luce del soggiorno, entrandoci. e la sensazione non solo di essere a casa, ma di sentirti a casa. la sensazione di sentirti addosso il tuo spazio. 

home alone and happy, nothing brings me down.

è dopo la pioggia, ora. è sotto cieli di nubi immobili dopo la pioggia. e sotto ogni cosa, il rumore liquido dello sgocciolìo ritmato dai balconi sopra, sul tuo.

what's left of the rain runs down my roof, nothing brings me down. the night is lush the air is still, nothing brings me down

“già autunno”, e sotto ogni cosa, il rumore liquido ritmato che batte sul balcone. e la musica che suona piano, di chitarra, e voce.

home alone and happy, nothing brings me down. full of wine and steady, nothing brings me down

bevi piano. bevi piano dal bicchiere che tieni in mano, mentre guardi di là dei vetri la sera inchiodata in nuvole immobili sopra i tetti della città luminescente elettrificata della sera d’autunno. bevi piano, alterando la chimica del corpo, godendoti la sensazione della chimica del corpo che si altera, nella sera luminescente elettrificata dell’autunno sopra i tetti della città al di là dei vetri.

home alone and happy, nothing brings me down. full of wine and steady, nothing brings me down. what's left of the rain runs down my roof, nothing brings me down

bevi piano dal bicchiere che tieni in mano, guardi fuori dai vetri i vasi che ieri hai preparato per l’inverno che sta arrivando. guardi le piantine che hai trapiantato, e i loro piccoli fiori bianchi. guardi la terra in cui hai affondato le tue dita affondando bulbi per una primavera che verrà. e ti sembra un bel modo di aspettare l’inverno, questo, prepararti per la primavera che è laggiù, in fondo, dietro la curva di questo inverno che si avvicina giorno dopo giorno. perché una primavera arriva sempre, poi.

home alone and happy, nothing brings me down.

finisci il vino.
ti allontani dai vetri.
torni alle tue cose.
e milano riverbera mille parole ora mute, e la mia storia è ridotta al suono della tua voce. e resta il fiato sui vetri in questa inerzia di giorni, aspettando che il sole faccia il giro e ritorni.


emiliana torrini; la crus]

26 commenti:

  1. è bella! ...

    Comunque pensavo una cosa ... (me l ha fatto venire in mente, ma non centra nulla) c'è un problema con chi non ha mai rischiato e decide a un tratto per stizza o per sfida di rischiare. Il problema è che probabilmente sbaglierà.
    Rischiare, penso, è una cosa che come tutte le altre si impara. Una specie di istinto preso dall'esperienza. E dunque chi decide a un tratto di rischiare farebbe bene a cominciare dall'inizio. Da cosa piccole.
    (Non centra nulla davvero. Mi sono immaginato in questa casa e dentro all'immagine pensavo).

    Ciao!

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    1. cavoli, ma tu sei immaginifico anche quando leggi! :-)
      ciao, pdpdr!!!

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  2. Perché, bere il vino da soli è una cosa che si impara piano piano, una cosa che non viene da sè. Bisogna saperlo vedere bene, il gusto della vita, per bere il vino da soli, per goderne appieno. E quando il vino è buono è anche meglio, una candelina, magari un messaggio a passare un filo di affetto e basta. Ed è tutto lì.

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    1. io ci ho messo anni, a imparare a bere vino, anni.
      e sì. hai ragione. su tutto. :-)

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    2. è che noi veneti impariamo prima, mi sa. Tipo entro gli otto e bere in compagnia, verso i dieci a bere soli. :-D

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    3. è che noi kovalski iniziamo con i cuba libre.
      al vino ci arriviamo una vita dopo.
      monazza. :-P

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  3. Questo è il K che adoro. Per dire.

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  4. Quasi quasi mi fai amare l'autunno, K :)

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    1. puoi migliorare, princess. e il miglioramento sarà quando sarà l'autunno a farti amare il k. :-D

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  5. è tanto che vedo la tua k sul blog di edp, e vai a sapere come mai non mi ero ancora mai affacciato al tuo blog. no, in reaktà so il perché: faccio a pugni con blogspot.
    vedi però cosa mi sono perso. mi sa che comincerò a frequentare il k.

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    1. benvenuto, ammennicolo....
      sul cosa ti sia perso, boh, temo non poi molto, temo... ma non son io che può dirlo forse :-)

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  6. Non so se mi piace più il K o l'autunno...

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    1. Ma perché scegliere quando si può averli entrambi? ;-D

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    2. Vuol dire che ti cospargerai di foglie secche e acini d'uva?

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    3. Tu tiri fuori il meglio di me :)

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    4. e il tirar fuori è il meno
      ... :-D

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    5. Oddio ho le lacrime agli occhi per il ridere :D

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    6. ma infatti
      che inizia sempre delicato, il k
      ;-D

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  7. Tu, mi fai sempre venire voglia di venire.
    a Milano.

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    1. andrè, non starai mica per fare coming out, eh!
      :-P

      siamo a un treno di distanza, qui, lo sai... :-)

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  8. Un grande Kov di vino e luci gialle :)

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  9. http://www.youtube.com/watch?v=sttmaCMvMYo

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occhio. ché il K ti legge. e risponde, anche.